domenica 14 ottobre 2012

Il limite (di Gabriele)

E’ la mattina del 10 Giugno, sono sulla spiaggia di Pescara. C’è un bel sole e Federico gioca con la sabbia. Mauro è in acqua, sta nuotando la prima frazione dell’IronMan 70.3 del 2012. La boa è lontanissima ed i ragazzi che nuotano, visti da dove sono io, sembrano uccelli che si agitano nell’acqua sollevando con le ali una nuvola di spruzzi. C’è uno speaker su una torre. Le casse disseminate vicino all’arrivo riempiono l’aria di parole. Non le ascolto. Poi questa voce mi entra nella testa. Dice: “ Vi ricordo che a questa gara partecipa anche un atleta disabile, a cui purtroppo mancano le gambe e che percorre la frazione di nuoto a dorso”. Clic.
All’epoca del IronMan di Pescara del 2012 nuotavo una volta alla settimana. Mai per più di un ora. Mai per più di 2000 m. Era un riempimento, un modo per scaricare nell’acqua un po’ di tensione. Funzionava. Avevo perso qualche chilo, mi sentivo abbastanza tranquillo dopo. Arrivavo da qualche mese alla soglia dei due chilometri senza molta fatica, senza pensare a superarla. Poi c’è stato il Clic di Pescara. L’idea che non vale la pena rimanere ad un passo dai propri limiti e che anzi, tenersi quel passo indietro significava sostanzialmente rimanere fermi.  Da Pescara ho cominciato a cercare il mio limite. Dov’è la soglia della mia fatica, oggi? Quanto posso correre prima di dire davvero “non ce la faccio più?”. Quanto posso nuotare in un’ora? E la prossima volta, quanto meglio della precedente posso fare?
I metri in piscina sono aumentati. Prima sono venuti i 500 m tutti d’un fiato,  poi gli allenamenti sono diventati due, poi è aumentato il totale, fino a 2200 m. Era ancora poco. “Ce la farò a farne 2400? Se non ce la faccio, nuoto per un altro po’, posso nuotare per più di un’ora del resto”.
E così è arrivata l’estate. Gli allenamenti sono diventati tre, visto che Ale e Federico non erano a casa e stare da solo mi uccide di noia. E’ arrivato il superamento della soglia dei 3000 nuotati in una sola sessione, e gli allenamenti da un’ora e mezza. La prima volta che ho nuotato di fila un 1500, con il cuore che nelle ultime due vasche mi batteva per la fatica e l’emozione di esserci riuscito non la dimenticherò mai. E poi la corsa della domenica. Prima pochi chilometri, poi via via a crescere fino a Settembre. Quindici chilometri in un’ora e mezza. Mai fatto, neanche a 18 anni.
A chi corre o nuota da parecchio tempo questi numeri, questi tempi, fanno sorridere. Ma questi numeri, questi tempi, sono il centimetro che io guadagno nei confronti del mio limite, quel limite che guardo in faccia ogni volta che entro in acqua ed ho paura di non riuscire a nuotare neanche per 100 metri. Metto la testa sotto e gli vado incontro.  Qualche volta vinco io, altre volte vince lui, come quando mi vengono i crampi nel bel mezzo di un 200 un po’ più tirato, o quando comincio un 1000 e la paura mi blocca il respiro, fino a farmi fermare. Quando vince lui, il limite, io faccio sempre la stessa cosa. Metto di nuovo la capa sotto e riparto. E di solito vinco io. Almeno, finora ho vinto io.
Adesso ho anche una motivazione in più, qualcosa, qualcuno a cui pensare. Ho un compagno a cui passare un testimone, il prima possibile. Ho un mare in cui nuotare ogni tanto, nella mia testa, cercando di arrivare prima ad una boa e poi ad una spiaggia. Ed ho una strada su cui correre, per un chilometro, con entrambi i miei compagni di staffetta.
Con il mio primo compagno, Rocco, condivido l’insana passione per il nero ed il blu. Sarà bello passare un testimone ad un altro interista. Sarà bello vederlo partire in bici ed aspettare che arrivi, il prima possibile. So che ce la farà. Noi non molliamo mai.
Con Tony ho condiviso una fetta bella della mia vita. L’ho svegliato, urlando nel sonno, la mattina del mio esame di ammissione al dottorato. Abbiamo condiviso birre, pizze, colazioni a base di ricotta di pecora, cassatelle e vino bianco, risate, ansie, gioie ed un senso di libertà che ho provato raramente.
Io e Rocco siamo già all’ultimo chilometro, ad aspettarti, Tony.
Questa staffetta sarà una sfida bellissima, spettacolare e durissima. Mauro è un avversario tosto. Mauro è uno che si è andato a prendere un IronMan con i denti e con le unghie, contro ogni sfortuna, ogni malessere. Ma l’avversario peggiore non è lui. Il nostro, o almeno il mio avversario è quel limite incontro al quale corro ogni volta che mi alleno. 

sabato 6 ottobre 2012

Stagione 2013


Questo è il periodo in cui si fanno i programmi per la stagione successiva. Dopo la pausa estiva e dopo un mese di settembre vissuto alla ricerca della normalità ho cominciato a fare qualche pensierino per il 2013. L'obiettivo primario per il prossimo anno è quello di ritornare a fare le gare del circuito Fitri (Federazione Italiana Triathlon). Per preparare l'ironman e per risparmiare sulle finanze ho completamente cancellato la stagione 2012, zero gare effettuate. Certo il mio "palmares" internazionale si è arricchito di due gare ma il tutto è andato a discapito della posizione nelle classifiche del circuito nazionale. Se il 2013 si rivelasse come il 2012 (zero gare) allora il sottoscritto uscirebbe dalle classifiche della federazione, inaccettabile dopo tanti anni. Quindi aspettiamo con ansia il calendario delle gare che uscirà agli inizi di gennaio..... c'è tempo per fare programmi.
L'appuntamento n°1 sarà comunque una gara internazionale (Pescara 2013 - se la organizzano) e per quella data si cercherà di arrivare al massimo della forma. In funzione di questo, la gare del circuito fitri mi serviranno non poco.

La prima gara del 2013 sarà la maratona di Napoli. Nel tentativo di cominciare un lento miglioramento (fisico e tecnico) nelle tre discipline cercherò di dare uno scossone a quello che è il mio "personale" su questa distanza. Diciamo che cercherò di arrivare al di sotto delle 3 ore e 45 minuti. Per fare ciò ci vorranno allenamenti specifici e mirati al miglioramento delle capacità anaerobiche.
Sto già cercando un bel programmino sul web che magari si sviluppi su un periodo di quattro mesi, con tre allenamenti settimanali.
C'è qualcuno che mi vuole fare compagnia?

mercoledì 8 agosto 2012

Profezia Maya permettendo

Data la difficoltà a deambulare e dato che bisognava fare qualche centinaia di metri, quella sera non sono riuscito a ritirare il mio bel "Finisher Certificate". Meno male che c'erano Toni ed Aurelio ad accompagnarmi altrimenti avrei lasciato bici e borse in zona cambio! Le ultime energie le ho spese per andare a prendere la sudatissima maglia da finisher, a quella non potevo rinunciare!

E' passato un mese da quella sera e, per fortuna, nulla è cambiato. Diciamo che non ho più la sveglia alle 5,00 e non sono più obbligato ad allenarmi appena possibile quindi, pensandoci bene, una piccola differenza c'è. Questi giorni sono passati all'insegna del riposo, almeno per quel che riguarda gli allenamenti. Una nuotatina, un giretto in bici, un paio di corsette niente di più. Ho speso il mio tempo "libero" scrivendo i tre post. Mi ero riproposto di raccontare al meglio tutta la gara e credo di esserci riuscito.....  grazie a tutti per i complimenti.
La mia prossima gara ironman, profezia Maya permettendo, sarà fra cinque anni, a 45 anni. Ho tanto tempo a disposizione per allenarmi con calma cercando di migliorare, dal punto di vista tecnico, in ogni disciplina..... ho almeno due ore da limare!!!
Certo è che aspettare tutti questi anni non sarà cosa semplice. L'unica speranza che ho per anticipare i tempi è che venga organizzata in Italia una gara del circuito ironman........ speriamo!

Buone vacanze a tutti.

venerdì 27 luglio 2012

.....e correre per 42 km.

....... un addetto ai lavori mi fa segno di consegnargli la bici; wow..... trattato come un professionista! Che organizzazione! Corricchiando cerco la mia borsa con le scarpette, eccola n° 1176. La prendo e mi siedo per cambiarmi le scarpe. Sono felice, mi sono liberato della bici ed ora posso correre verso il traguardo. Aggiusto i calzini con cura e cerco di non stringere troppo i lacci. Eccomi, sono pronto per la maratona finale. Per quella che è la mia condizione fisica sarà come scalare l'Everest, sono pronto. Esco dalla zona cambio con il morale alle stelle. Le gambe mi fanno male ma la corsa sembra leggera, posso farcela. Dopo un chilometro incontro i miei "sostenitori". Finalmente! Ci eravamo lasciati al lago alle 8:30 ed ora sono le 16:00....... sono in ritardo! Mi fermo per dissetarmi e per parlare con loro. Mi chiedono come sto ed io sorridendo faccio il buffone. Hanno le facce preoccupate, forse sul mio volto è dipinta la fatica. Cerco di sdrammatizzare, prendo gli aminoacidi e rassicuro Stefania. Ricomincia la corsa. Il morale, ora, è ancora più alto. La loro preoccupazione è la mia forza. Devo assolutamente dare tutto, non posso deludere chi ha fatto tanta strada per venire a sostenermi. Passano i primi chilometri, sto correndo a 5:50/km. Se continuo così, chiudo la maratona in poco più di 4 ore. Mi fermo a bere ad ogni ristoro, provo anche ad ingerire qualcosa ma lo stomaco fa i capricci. Al nono chilometro i dolori alle gambe si intensificano. Stringo i denti, cerco di correre con scioltezza ma è tutto inutile. Con il passare dei metri ogni appoggio si trasforma in una coltellata nelle gambe. Ormai i miei muscoli sono allo stremo e stanno letteralmente bruciando, ora sono davvero in crisi. Decido di chiudere il primo giro per poi fermarmi a rifiatare. Al chilometro 11 ritrovo i "ragazzi". Mi fermo. Prendo uno scialle per coprirmi, ho bisogno di camminare ed ho già freddo. Poche parole a denti stretti e vado avanti camminando. Toni mi fa compagnia, Aurelio riprende questi attimi di difficoltà, mi incita. Nella mia testa ancora niente è perduto. Lo schema è chiaro, rifiatare quanto più possibile, idratarsi, mangiare qualcosa e dare tutto nel finale. Il camminare, però, è tutt'altro che rilassante. Le gambe continuano a far male, devo tener duro è il momento della verità. Non devo abbattermi. Decido di fare un giro completo camminando. Devo assolutamente mettere qualcosa nello stomaco, approfittare della camminata per mangiare, bere, ingerire quanta più roba possibile....... ho bisogno della benzina. In questa situazione, per percorrere un chilometro impiego circa 13 minuti. Facendo i conti, non mi posso permettere di camminare per più di 10km altrimenti vado fuori tempo massimo e questo è inaccettabile. Sono qui per la medaglia, per la maglietta di finisher....... voglio arrivare quando le luci sono ancora accese, voglio che il mio nome faccia parte della classifica. Non mi perdo d'animo anche se la gambe stanno sempre peggio. Riesco a mangiare qualche salatino e ad ingerire un paio di bustine di gel, bevo in abbondanza acqua e sali minerali. Passo due ore così, testa bassa e passo svelto avvolto nel mio scialle. Finisce il secondo giro, sono al ventunesimo chilometro, sono a metà strada. Ritrovo Toni ed Aurelio al solito posto, gli altri si sono riparati in albergo per l'avvicinarsi di un nubifragio. Aurelio mi chiede, a malincuore,  se ho intenzione di fermarmi, se conviene alzare bandiera bianca. Io, con un gesto molto simbolico, mi tolgo lo scialle dalle spalle e gli rispondo: "Datemi gli aminoacidi che ho una mezza maratona da fare!" La sua risposta..... "DAI CAZZO!!!!" Prendo un bel po' di pasticche nella mano e ricomincio a correre. Sento le loro urla mentre mi allontano, sento la loro emozione. Ho due ore e venti minuti per fare 21km, ce la posso fare a stare nelle quindici ore....... sarà al fotofinish! Corro. Corro e stranamente le gambe bruciano di meno, forse sono riuscito a mettere un po' di benzina nel serbatoio. Mi fermo ad un ristoro per ingerire tutti gli aminoacidi e via verso la gloria. Dopo qualche chilometro comincia il "tornado". Roba da non credere. Se da un lato la pioggia battente mi rinfresca le gambe e mi da sollievo dall'altro il vento forte mi spinge quasi all'indietro e le mie scarpe, zuppe di acqua, si trasformano in due macigni. "Ma che sfaccimm!!!!!"...... urlo a gran voce! Vedo alcuni "colleghi" girarsi e correre nel verso opposto...... si ritirano!!! Che faccio? Cade il ramo di un albero alle mie spalle........ "Ma che sang' vattiato!!!!!" Continuo a correre, imperterrito aumento l'andatura; mi sento meglio. Gli aminoacidi hanno dato il loro effetto! Smette di piovere e chiudo il terzo giro. Sono gasatissimo, non mi ferma più nessuno, devo solo stare attento ai tempi di percorrenza. Mancano meno di 10km e ritrovo Aurelio e Toni. Non mi fermo, continuo a correre parlando con loro. Mi faccio consegnare le ultime pasticche di aminoacidi. "Chiamate gli altri. Se non vado nuovamente in crisi, dovrei farcela per pochi minuti. CI VEDIAMO ALL'ARRIVO!" Risposta: "DAI CAZZO!!!!"
Dell'ultimo giro non mi ricordo niente. Sembra essere passato in un attimo. Ricordo solo il braccialetto fucsia che mi hanno dato al quarantesimo chilometro e la curva a destra per cominciare a correre sul tappeto rosso. Due ali di folla in festa. Urla, luci, musica..... è fatta, ce l'abbiamo fatta! Stento a trattenere le lacrime. Altra curva a destra e mi ritrovo sul rettilineo finale tra le due gratinate piene di gente. Vedo i "ragazzi" che urlano sorridenti e mi faccio consegnare le sciarpe. I colori irpini mi abbracciano, un senso di orgoglio mi pervade. Vedo il traguardo. Mancano pochi metri, mi copro il volto per cercare di trattenere l'emozione. In quegli attimi, un anno di sacrifici e fatica mi scorre nella mente.
Sono le 21:52:09 di domenica 8 luglio 2012..... GAME OVER!
L'addetta alle medaglie si avvicina, è il mio momento.
Ne prende una e me la mette al collo. "Congratulations, you are an ironman!"

Abbracci, foto....... lacrime di gioia, lacrime di liberazione....... impossibile narrare.
Aurelio, Giovanni, Anna, Toni, Simone........ Stefania..... emozioni fortissime.

Per dovere di cronaca: Non ho mai, nemmeno per un istante, pensato di ritirarmi.

lunedì 16 luglio 2012

.......pedalare per 180 km

......... entro nella zona cambio e mi rendo conto che ha cominciato a piovere! Per fortuna ho con me qualcosa di pesante; se dovesse piovere per tutti i 180 km meglio non soffrire il freddo, sto già messo male! Cerco di organizzare le idee per pensare a come portarmi tutto ciò che mi serve ma la testa mi gira un po', normale dopo tanto nuoto. Tolgo la muta, comincio a vestirmi ma sono molto impacciato nei movimenti. I minuti scorrono, sto perdendo molto tempo e devo ancora mettere le scarpe ed il casco. Passano almeno 10 minuti e finalmente prendo la bici per attraversare tutta la zona cambio. Respiro profondamente, sta per cominciare la frazione più importante, quella che mi farà capire se riuscirò ad arrivare fino in fondo.
Comincio ad essere emozionato, la pioggia battente rende tutto ancora più affascinante. Salgo in bici, un saluto fugace ai ragazzi che a gran voce mi stavano incitando e comincio a far girare le gambe. Parto con calma, rapporti agili. Ci sono da fare, secondo i piani di allenamento, almeno 6 ore e 30 minuti di bici. La prima cosa che noto, però, è che la posizione con le braccia appoggiate mi schiaccia lo stomaco gonfio, che palle! Provo a resistere, non posso fare a meno degli appoggi, sarebbe troppo stancante. Piove molto forte, per ora non avverto il freddo e vado avanti cercando di non pensare a quanta strada mi attende. Dopo una ventina di chilometri si entra a Francoforte, le strade sono ancora deserte; è presto e c'è un nubifragio in atto. Il percorso ci porta fuori dalla città attraverso i paesini e le campagne che la circondano. Al trentesimo chilometro si passa per "The Hell", strappettino in salita su un tratto in pavè. Sapevo di questo passaggio e mi ero ripromesso di farlo con calma ma la gente è così tanta e così calda che mi alzo sui pedali per fare lo splendido..... che emozione, ma che sto al tour!
Continua a piovere e continuano i passaggi nei paesini. La cosa che mi sorprende sono i bambini. In maglietta e pantaloncini, sotto l'acqua, aspettano il nostro passaggio festanti. Sul ciglio della strada, allungano il braccio aspettando che tu dia loro il "cinque", molto coinvolgente. Non ci sono solo i bimbi a far festa. Numerosi gazebo con tanto di tavolate ricoperte di bottiglie di birra fanno da contorno al nostro pedalare. Musica tedesca, urla di incitamento, profumo di carne arrostita...... sembra la Pasquetta teutonica! I chilometri passano piacevolmente, l'unico problema è che non riesco ad alimentarmi. Non riesco a bere nemmeno i sali minerali e le maltodestrine che ho preparato nelle borracce, lo stomaco le rifiuta..... si mette male. Provo a mangiare uno dei panini con la marmellata che ho con me. Purtroppo il tovagliolo di carta che lo avvolge è diventato un tutt'uno con il pane. Tiro un paio di morsi ma il sapore della carta mi provoca un conato di vomito. Che faccio? Per ora pedalo e bevo acqua..... poi si vede. Il primo giro finisce senza particolari problemi ma sono più lento del previsto. Vorrei aumentare un po' l'andatura ma ho paura di rimanere a secco. La pioggia smette di scendere ed il sole comincia a riscaldare la giornata. Sono di nuovo sul tratto in pavè, la gente è aumentata. Mi rialzo sui pedali per rispondere agli incitamenti ed avverto qualche dolorino alle gambe, ci siamo. Provo a bere le maltodestrine ma lo stomaco non ne vuole proprio sapere. Ho con me degli aminoacidi, li prendo e li butto giù per evitare il catabolismo ormai alle porte. Ho percorso 140 km e non ce la faccio più; nelle gambe non c'è più niente. La sfortuna, però, continua a perseguitarmi. Con l'uscita del sole si è alzato un vento fortissimo che soffia nella direzione opposta a quella di marcia. Pedalo a denti stretti, soffro come un cane perchè non posso stare appoggiato con i gomiti in una posizione più aerodinamica. La strada è quasi tutta in discesa fino a Francoforte, peccato che il vento contrario mi frena a tal punto che non riesco a superare i 20km/h. Sono in crisi, sento le gambe bruciare e sono costretto a pedalare a "tutta" in discesa. Urlo, impreco.......sono solo! Nella mia testa cominciano ad entrare cattivi pensieri. In queste condizioni come posso pensare di fare una maratona? Bevo, bevo e penso che magari, cominciando a correre, la situazione possa migliorare. Mi è già successo in allenamento che, lasciando la bici, la corsa si trasformava in una liberazione. Mi aggrappo a questa speranza e percorro gli ultimi chilometri cercando di bere quanto più possibile. Dopo 7 ore e 30 minuti vedo la zona cambio...... sembra un miraggio. Tolgo i piedi dalle scarpe, li poggio a terra con qualche difficoltà e corro a prendere le scarpe da corsa.......

sabato 14 luglio 2012

Nuotare per 3.8 km

La mia gara comincia il sabato.
Mi sveglio con lo stomaco in "difficoltà"; un senso di nausea e gonfiore mi preoccupano non poco. Colpa mia, la sera precedente non ho resistito ai  Frankfurter Würstel ed ora pago le conseguenze. Faccio finta di niente e scendo a fare colazione. Non ho proprio fame ma mi costringo ad una lunga colazione..... c'è da riempire i serbatoi!
Verso le 11,00 esco dall'albergo con tutto il materiale che mi servirà per la gara. Devo recarmi al lago, dove ci sarà la frazione di nuoto, per fare il check-in della bici e consegnare le borse. Fa caldo, comincio a sentirmi un po' debole ed il mio stomaco è sempre più gonfio. Al lago, dopo un'ora di fila sotto il sole, riesco a consegnare tutto. Un paio di giramenti di testa accompagnati da brividi di freddo mi fanno pensare al peggio.
Ho la febbre, credo di essermi beccato una bella intossicazione alimentare. Rientro in albergo giusto in tempo. Comincia la processione verso il bagno........ è la fine! Sono le quattro del pomeriggio di sabato, ho la sveglia alle quattro del mattino di domenica..... ho 12 ore per rimediare, in queste condizioni è impossibile gareggiare. Mi infilo nel letto per cercare di dormire fino al suono della sveglia, bevo in quantità per sanare le "perdite"....... è la fine! E' una notte interminabile e drammatica. Se dormo sogno il ritiro, se son desto mi rendo conto che è impossibile gareggiare e penso che ci siamo fatti un viaggio a vuoto...... che un anno di sacrifici se ne sta andando giù per il "cesso" nel vero senso della parola. Stefania mi guarda con preoccupazione; mi chiede se ce la faccio. Io le sorrido e le dico: "Ci provo. Male che va mi ritiro!"
Riesco a dormire 3-4 ore. Apro gli occhi qualche minuto prima della sveglia; sto meglio ma lo stomaco è ancora gonfio. Scendo a fare colazione e mi costringo a mangiare latte con cereali; poca roba per uno che il giorno prima non ha mangiato niente e si appresta ad una gara di ironman. C'è Toni a farmi compagnia. Prova ad incoraggiarmi, lo vedo preoccupato. Mi preparo due panini con la marmellata da consumare, eventualmente, durante la frazione di bici. Sono "pronto", il grande giorno è arrivato. Afferro le  ultime cose ed esco dall'albergo per prendere l'autobus che mi porterà al lago. Fa freddo, il cielo è più che grigio...... pioverà. Arrivo al lago verso le 6,00. Entro in zona cambio per prepararmi le cose. Infilo subito la muta per placare i brividi di freddo, prendo la cuffia e gli occhialini e mi avvicino all'acqua. Mancano 15 minuti alla partenza. Dovrei essere emozionato e carico come una molla ed invece mi sento spento ed impaurito. Non provo nemmeno ad entrare in acqua per fare qualche bracciata di riscaldamento, decido di aspettare fuori lo start. Inutile accalcarsi, 3000 atleti stanno per partire contemporaneamente e ci manca solo un bel calcione sul naso per completare l'opera. Mancano pochi istanti, respiro profondamente........ VIA! Mi tuffo in acqua con veemenza facendomi largo tra i "tonni". Sembra la scena di una mattanza con l'acqua che ribolle letteralmente. Per i primi 20 minuti nuoto con il solo scopo di non farmi colpire poi, quando gli spazi si allargano, distendo la bracciata. Non sto tanto male fisicamente e nuoto con scioltezza. L'unico problema è il continuo stimolo ad andare in bagno e quindi cerco di tenere i glutei un po' più contratti del solito! Ci sono 3.8 km da fare e questa è una buona distrazione. Il primo giro va alla grande ed esco dall'acqua dopo 43 minuti. Mi rituffo per il secondo giro non prima di aver dato uno sguardo d'insieme al lago. Uno spettacolo meraviglioso, una processione di "tonni" lunghissima riempie l'acqua e la foto scattata da Giovanni rende benissimo l'idea. Nuoto, nuoto e non sono affaticato, cominciano le prime riflessioni...... forse ce la faccio a fare la gara!
Esco dall'acqua contento, mi guardo intorno per cercare i miei sostenitori. Eccoli! Ce l'hanno fatta ad arrivare..... che gioia vederli! Mi avvicino a Stefania e cerco di rassicurarla sulle mie condizioni. Qualche foto di rito e via a prendere la bici........

venerdì 13 luglio 2012

Due giorni dopo

Questo è il tappeto rosso due giorni dopo la battaglia.
A quanto pare, è l'ultima cosa che viene rimossa dall'efficientissima organizzazione tedesca.
Domenica, ai lati, c'erano due tribune enormi. La sera, al mio arrivo, forse perché la manifestazione si stava per chiudere ufficialmente, erano piene di gente in festa.
Impossibile descrivere quello che è successo. Ricordo le urla di incitamento, le luci, la musica, gli abbracci con chi era lì quella sera..... le lacrime di gioia con Stefania.
Nonostante sia andato tutto male alla fine è venuto su un finale palpitante ed avvincente che ci ha tenuti tutti con il fiato sospeso per 14 ore, 52 primi e 9 secondi.
E' stato un anno lunghissimo, fatto di impegno e sacrifici, culminato con un'esperienza bellissima che mi ha portato a toccare un limite che non credevo possibile.
Avevi ragione Gabry, rimettersi a correre dopo una crisi così forte e correre quasi ai propri ritmi i 21 km finali è qualcosa che ha dell'incredibile ed è per me motivo di orgoglio. Quello che è successo nella parte finale della gara è sicuramente il frutto di un allenamento mentale, di una predisposizione alla sofferenza e di un pizzico di follia ma è soprattutto il risultato del sostegno che voi mi avete dato. Era troppo importante portare a casa il risultato e condividere con voi quell'attestato di finisher tanto agognato. Vi ho pensato molto durante la gara. Vi ho immaginato, a ragione, davanti al computer ad esaurirvi con un sito in tilt per vedere cosa stavo combinando. Questo mi dava forza, questo mi ha spinto fino alla fine.
Domenica sera siamo diventati tutti ironman. E' stato il gruppo che ha realizzato l'impresa.

Nei prossimi tre post (nuoto, bici, corsa) vi racconterò della gara e di tutto quello che è successo al contorno. Grazie a tutti.

mercoledì 4 luglio 2012

Si parte....

E' giunto il momento, si parte.
A distanza di un anno dall'iscrizione è ora di prendere l'aereo per Francoforte. Parto con la consapevolezza di aver fatto il possibile, di aver dato tutto quello che potevo per preparare il giorno più lungo dell'anno.
Con questo non voglio assolutamente dire di essere pronto, anzi.
Credo di aver fatto il 40-50% di quello che avrei dovuto fare per superare l'ostacolo con "tranquillità".
Purtroppo, soprattutto negli ultimi mesi, il lavoro mi ha assorbito completamente. Troppe giornate dure da smaltire, troppi giorni consecutivi fermo....... impossibile fare programmi nel medio-lungo periodo. Ho il merito, però, di non aver mollato, di essere sempre riuscito a ripartire. La mia forma fisica ha avuto un andamento sinusoidale (con frequenza ignota) ma il mio morale è stato sempre alto. Ho dato tutto in questo anno.
Nel lavoro, in famiglia, negli allenamenti non mi sono mai risparmiato..... questione di equilibrio.
Devo ringraziare molte persone. Mi siete stati vicini, mi avete incoraggiato e sostenuto economicamente.

Ad "Ilary" un ringraziamento speciale. Senza di lei nulla è possibile, nulla ha senso.

Farò il possibile per finire la gara e per premiare i sacrifici di un anno. Mollerò solo se sarà in gioco la mia salute...... "so pate 'e famiglia!"
Per chi, domenica 8 luglio, non avesse nulla da fare è possibile seguire la gara al link: http://ironmanfrankfurt.com. Si digita il mio nome o il numero di pettorale (1176) e si ottengono notizie sull'andamento della gara. Lo scorso anno c'era anche il collegamento in streaming con un maxischermo dove c'era la possibilità di vedere il passaggio degli atleti in diversi posti della città.... che figata!

Cosa aggiungere......... soffrire con dignità

martedì 26 giugno 2012

Scritto da Antonio D'Angelo

C'ero nel 2011, ed anche oggi... dalla partenza al traguardo! :)

Non posso non dire apertamente che ci sia stato un passo indietro immenso.

Faccio un rapido elenco tanto per citare alcune cose:
1-pasta party a pagamento il sabato sera anche per gli atleti (l'anno precedente era incluso nell'iscrizione)
2-pacco gara inesistente, lo zainetto è veramente imbarazzante, potevano risparmiarselo, avrebbero fatto una figura migliore
3-percorso nuoto più lungo di circa 400 metri a quanto sembra, ridicolo fare un errore così grossolano. C'erano in palio le slot per Las Vegas... spero che nessuno meno forte nel nuoto abbia perso l'occasione di qualificarsi per 1 minuto o qualcosa del genere perchè sarebbe uno scandalo.
4-percorso bici di 95 km, altro errore da principianti
5-frazione in bici che si è trasformata nel finale in una gran fondo. Mi hanno superato almeno 4 gruppi formati da 10 atleti, fino ad uno con 20 persone, tutti compatti, tutti in scia, senza pudore, senza giudici, non ne ho visto neanche uno. Ad ogni modo mi fa tanta pena chi si è messo in scia prendendo in giro prima se stesso poi gli altri concorrenti.
6-ristori della frazione di bici posizionati male, erano al km 27 poi al 65 e poi al 79... troppa distanza tra il primo ed il secondo ed inutile il terzo, dove c'erano solo sali e non acqua (vabbè)
7-frazione di corsa senza spugnaggi
8-frazione di corsa senza controllo per possibili tagli, su circa 7 km di circuito c'era solo 1 tappeto posizionato al centro per rilevare il passaggio degli atleti. Giri di boa neanche presidiati da volontari.
9-frazione di corsa senza un solo cartello che indicasse i km percorsi... si correva a senso per chi non ha un garmin.
10-arco d'arrivo a dir poco osceno senza una scritta ironman, senza la scritta arrivo e addirittura i loghi degli sponsor erano illeggibili per quanto la stampa fosse sbagliata nella scala.
11-ristoro post gara INESISTENTE. Pizzette disgustose, solo le banane in alternativa.
12-per raggiungere il "ristoro" a fine gara, le docce (a quanto dicono solo fredde) e prendere la borsa lasciata in deposito, era necessario ATTRAVERSARE IL PERCORSO DI GARA!!
13-ora di fila per ritirare la bici in zona cambio, tanto che ad un certo punto è iniziata una fuga da alcatraz con bici che volavano sopra le transenne... morale della favola quando sono tornato più tardi ho sentito dei responsabili che cercavano una bici scomparsa.
14-maglietta da finisher senza l'anno di partecipazione e di DECATHLON, very low profile
15-medaglia in plastica, preferivo quelle in metallo (ma questa è una questione di gusti, anche se credo che abbiano risparmiato anche su questo!!)

Che aggiungere... nonostante queste note di demerito c'è da dire che sono eventi che per partecipazione in termini di atleti e spettatori, in una città che si presta per questo genere di organizzazione è difficile non divertirsi. Certo che l'anno scorso tutte queste problematiche non si erano presentate ed il costo dell'iscrizione è sempre lo stesso... allora ci si domanda... perchè?

lunedì 25 giugno 2012

Il mondo di Quark




Zecca: denominazione comunemente attribuita agli Acari Ixodoidei (generi Ixodes,RhipicephalusDermacentorArgas ecc.). Fra gli Acari di dimensioni più grandi, conducono un'esistenza esclusivamente parassitaria, quasi sempre su vertebrati, nutrendosi esclusivamente di sangue; per queste loro abitudini alimentari possono trasmettere gravi malattie. La specie più nota è la zecca del cane (Ixodes ricinus) della famiglia Ixodidi, il cui maschio misura 1-2 mm; la femmina, lunga 7-8 mm, quando è rimpinzata di sangue può diventare grossa quanto un pisello; infesta abitualmente cani, pecore, cervi, buoi (eccezionalmente anche l'uomo) ai quali trasmette la Babesia bovis che provoca varie forme di babesiosi. Tra le specie più note la zecca americana, Dermacentor andersoni, trasmette a vari mammiferi, uomo compreso, la Rickettsia rickettsi, responsabile di alcune malattie fra cui la febbre delle Montagne Rocciose. Alla famiglia degli Argasidi appartiene invece Argas reflexus che trasmette spirochete e che è un flagello per le piccionaie e i pollai e può produrre eritemi anche all'uomo..... [fonte sapere.it]



Venerdì mattina sono rientrato dalla Sicilia. E' stata una vera e propria battaglia.
Provate ad immaginare. Dodici ore al giorno, immersi nei campi/pascoli con le temperature che tutti stanno subendo in questi giorni....... durissima ragazzi.
Una cosa che mi ha davvero logorato è stata la compagnia delle zecche. Quella ritratta in foto è una delle tante che ha provato a raggiungere la mia pelle..... una sola ci è riuscita.
Mi sento stanco e svuotato, mi restano 14 giorni per provare a recuperare.
Al momento non riesco a fare nessun pronostico. L'obiettivo è mangiare bene, dormire decentemente, allenarsi con calma ed equilibrio.
Non sarà facile arrivare a Francoforte con il corpo e la mente privi di scorie.

mercoledì 13 giugno 2012

70.3 - Pescara 2012

Domenica sono stato a Pescara.
Avevo un mezzo ironman da disputare.
La foto al lato mostra tutta la fatica degli ultimi 6 km di corsa........ piena crisi, completamente rimasto a secco!
La gara non è andata come me la ero immaginata, non pensavo di soffrire così, speravo di migliorarmi.
Queste erano le cose che mi son ripetuto per tutti i 6 km che mi separavano dal traguardo. L'ho presa male!
Poi..... ragionando a mente fredda e riposata, non penso di aver fatto una brutta gara, anzi.
Partiamo dalla settimana passata in Sicilia a lavorare sotto il sole per 12 ore al giorno. Zero allenamenti! Consideriamo pure che ci hanno fatto fare almeno 400 metri in più nel nuoto e 5 km in più di bici (ci sarà un altro post a riguardo). Aggiungiamo i tre passaggi spacca gambe, nella frazione di corsa, sul ponte...... è normale che non mi sono migliorato! Ho esagerato un po' in bici, non ho ben gestito l'alimentazione ed ho pagato nella parte finale della gara ma questo non deve togliere fiducia.
Non mi devo far abbattere da un'aspettativa mancata! Francoforte sto arrivando!!!

P.S. Volevo ringraziare: Alessandra, Gabriele, Federico, Vincenzo, Titti, Alberto e la mia dolce metà.
C'erano anche loro. Mi hanno sostenuto, mi hanno fatto sentire importante...... mi hanno spinto in quegli ultimi, interminabili 6 km. Forse sono stato un po' assente dopo l'arrivo ma la fatica, la delusione e la rabbia per un'organizzazione discutibile mi hanno tolto il buonumore.
Sarebbe bello avervi tutti a Francoforte!!!!
Grazie ancora ragazzi, cercherò di non deludervi.

sabato 2 giugno 2012

Si può fare?

Oggi il programma di allenamento prevedeva un lunghissimo in bici. In verità, fino a ieri sera ero indeciso su cosa fare. Ero tentato da un doppio combinato (90 bici e 15 corsa) da sciropparmi tra sabato e domenica. Poi ho chiesto consiglio a qualcuno che di ironman se ne intende e mi è stato suggerito il lunghissimo di bici oggi e un lungo di corsa domani.
Il primo round è andato.
La foto mostra i chilometri percorsi questa mattina. Dovevano essere 180-200 ma, avendo esaurito le riserve alimentari ed idriche, ho preferito rientrare. Ne avevo ancora, le gambe giravano una bellezza ma lo stomaco cominciava a brontolare. Ora mi sento bene, ho un po' le gambe indolenzite (ci vorrebbe un massaggio) ma le sensazioni sono positive ed il morale è alto. Non ho mai percorso una distanza simile, record! Potevo allungarmi fino a 180 km per scacciare il fantasma della distanza ma mi son detto "farò i 180 km l'otto luglio!"
Domani mi aspettano 20-25 km di corsa, non so come andrà.
La brutta notizia è che lunedì parto per la Sicilia.
Una settimana senza allenamento. Molto probabilmente rientrerò sabato mattina, caricherò la macchina e partirò per Pescara. Avete capito bene, farò il mezzo ironman a Pescara senza allenarmi per una settimana....... da pazzi!
Questa è la vita, prendiamo quello che possiamo il resto è estro e fantasia.

Che ne dite, si può fare?

giovedì 31 maggio 2012

Ci sono ancora

Salve miei adorati sostenitori, scusate il silenzio.
E' un periodo veramente caotico, molto lavoro e poco allenamento. Non c'è molto tempo per scrivere e raccontare, meglio allenarsi.
Sono d'avanti al mio bel piatto di pasta (400 gr) e mentre fagocito vi scrivo.
Manca poco più di un mese alla gara, fra 10 giorni esordirò a Pescara per il mezzo Ironman (1.9 km di nuoto, 90 km in bici, 21 km di corsa). Sarà una gara importante per capire come stiamo messi e cosa si può aggiustare nel giro di un mese.
Attualmente, le sensazioni non sono positive. Domenica sono uscito in bici con il proposito di farmi 140 km in scioltezza, mi sentivo già stanco, ma è andata tutt'altro che in scioltezza! La sofferenza è cominciata già al settantesimo chilometro. Ho dovuto gestire i crampi e tornare a casa è stato molto difficile. Per reagire alla disfatta mi son detto: è l'ora di allenarsi!
Cosa ho fatto? Ho posizionato le lancette della sveglia alle 5:30 (e rimarranno lì fino all'otto luglio), ho abbandonato il letto nuziale dove tutte le notti si rifugia il "mardocheo" (e non ci tornerò fino all'otto luglio), ho cominciato ad allenarmi. Lunedì e martedì riposo forzato per recuperare dai crampi di domenica, mercoledì 60 km di bici dalle 6:30 alle 8:30, oggi 15 km di corsa, domani 3 km di nuoto.......etc.
La foto in alto a destra è l'arrivo di Francoforte. Quella passerella rossa aspetta le mie scarpette!

Sto lavorando per percorrerla senza l'aiuto delle mani........buon lavoro.

sabato 12 maggio 2012

Il regalo più bello

Ammirate!
Timex Ironman Race Trainer Pro.
E' il regalo che attendevo da una vita, forse il regalo più bello che io abbia mai ricevuto. Lo aspettavo da almeno due anni, da quando vidi questa marca di orologi nella vetrina della gioielleria dove furono acquistate le fedi nuziali.
Come un bambino, invece di pensare agli anelli, mi appiccicai al vetro rapito da questi giocattoli bellissimi marcati IRONMAN.
Lo so, più che di un bambino, questo è il tipico atteggiamento di una donna che ha visto la borsetta perfetta o il paio di scarpe che farà morire d'invidia tutte le amiche. Che ci volete fare, c'è un po' di donna anche in me.
Ora questo gioiello, da ieri sera, è sul mio polso.
Chi me lo ha regalato ha saputo scegliere. Ha trovato il giusto compromesso tra il semplice orologio e lo strumento utile per gli allenamenti. Ho letto rapidamente la scheda tecnica e devo dire che non manca niente, tantissime funzioni utili.
Avevo un altro cardiofrequenzimetro ma nulla di comparabile a questo.
Qui si possono mettere addirittura gli allenamenti sul computer con una chiavetta USB!!!!!

Basta, mi calmo. Parliamo di chi me lo ha regalato.
E' lei che me lo ha regalato, la donna della mia vita. La mia sposa, la persona che più di tutti mi sta sostenendo e sopportando in questa avventura.

Un giorno ti dedicherò un post perché tutti sappiano chi c'è al mio fianco.

domenica 6 maggio 2012

Adry

Se avevi intenzione di farmi commuovere ci sei riuscita.
Queste sono le cose che danno senso alle nostre vite.
Parlo per me, non so le altre persone citate nella mail come hanno interagito con te.
Io ho fatto finta di niente, scherzavo ed ironizzavo su quelli che erano i tuoi problemi, le tue paure...... i tuoi presunti addii!
Sicuramente, nell'organizzazione delle serate, l'obiettivo era quello di preparare tutto al meglio in modo da divertirsi generando spettacolo puro!
Vestivo con piacere i panni del mister e cercavo di stimolarti come se tutto fosse normale (esercizi di difesa senza pietà!).
A dire il vero ricordo più i problemi del tuo "braccino contorto" che gli stati di ubriachezza molesta! Ti lamentavi meno di altre persone quando il "riscaldamento" si prolungava più del dovuto.
Noi ti siamo stati vicino, abbiamo fatto quello che si poteva...... il grosso lo hai fatto tu!
Le persone che fanno parte della nostra vita sono lo specchio di quello che noi siamo.
Se tu consideri i tuoi amici "migliori di ogni mia immaginazione" è perché, probabilmente, tu sei migliore di ogni tua immaginazione.

E' stato bello ricevere questa e-mail, sono cose che ti riempiono l'anima.

Grazie a te Adry

venerdì 4 maggio 2012

Sponsor, sponsor, sponsor

E' arrivata anche la terza manifestazione di appoggio e fiducia. Ale e Gabry (qui raffigurati nel loro giorno più bello) mi hanno fatto un bel regalo. Inatteso devo dire. Non perchè siano persone con il braccino corto ma, di questi tempi, fare certi regali non è cosa semplice per una famiglia.
E' vero, il regalo è giunto anche per il mio quarantesimo compleanno, ma l'ordine di grandezza del dono non si può paragonare a quello che può essere un pensierino per un compleanno.
Hanno provato anche a prenotare per venire a Francoforte ma i costi si sono rivelati proibitivi.
Peccato! Qualcuno mangerà wurstel e crauti anche per voi..... sapete bene di chi sto parlando.
E allora cosa dire alla coppia più pazza del mondo..... Grazie. Grazie perchè anche voi volete fare la vostra parte e partecipare a questa avventura. Questo post è per voi..... anche la foto....... si legge?
Spero di avervi con me a Pescara per vivere insieme l'atmosfera di una gara internazionale.
E' sempre emozionante veder gareggiare più di 2000 atleti. Sarà una levataccia, inizio gara ore 9:00!

Grazie ancora ragazzi, cercherò di fare del mio meglio.
Il motto è: soffrire con dignità!

martedì 1 maggio 2012

Doping

Ieri sono andato dal mio amico Enzo a fare un po' di spesa..... a livello di integratori per allenamenti.
C'è da dire che sono un tipo abbastanza retrò sull'argomento, per accettare di prendere aminoacidi e proteine c'ho messo un po' di tempo.
Di solito, quando esco per il lungo in bici, mi preparo io i biberon con le cose da bere (succo di frutta diluito con acqua ed un pizzico di sale..... gusto abominevole!) e sono alla perenne ricerca della merendina perfetta, quella che ti rende instancabile e non costa niente.
Insomma, mi sono reso conto che questa visione romantica dello sport non può funzionare! Non ci si può aggrappare a certi credo pur di non ammettere che il nostro organismo necessita di integratori fatti come si deve.
Quando devi stare 5 ore in bicicletta non ti puoi fidare del tuo intruglio inventato la mattina stessa....e quindi sono passato a trovare Enzo.
Oltre alle solite proteine ed aminoacidi, ho comprato 1000 gr di maltodestrine e 400 gr di sali minerali.
Le ho prese su consiglio di Enzo che fa questo di mestiere e che è inorridito ai miei racconti su come e cosa ingerisco durante gli allenamenti più duri.  Mi ha detto: "Tu si paz! Senza questi tipi di integratori non vai da nessuna parte. Può esse pure Gesù Cristo!"
E' un amico e se mi ha detto certe cose non l'ha fatto con lo scopo di vendere, lui vende all'ingrosso.

Per questa mattina avevo programmato un bel lungo in bici. Mi sto riprendendo dal periodo buio e quindi mi sentivo pronto per 135 km fatti come si deve, soffrendo con dignità!
Nella prima borraccia ho sciolto in acqua 40 gr di maltodestrine, nella seconda 30 gr di sali minerali.
Non ho portato con me merendine miracolose ne alcun tipo di alimento solido.

Signori....... ho passeggiato per 135 km a 28 km/h......... mai fatto!
Sono tornato a casa come se non fossi proprio uscito. Se avessi avuto qualcosa di solido da mangiare o altri integratori, avrei potuto continuare senza problemi per ore. MIRACOLO!
Si aprono nuovi orizzonti a poco più di due mesi dal giorno della gara. Oggi ho un po' meno paura.

venerdì 27 aprile 2012

Ciao Diego

Qualche giorno fa le cronache di Napoli hanno scritto di un imprenditore che si è tolto la vita gettandosi nel vuoto.
Diego Peduto, questo il suo nome, aveva 52 anni.
Era sposato, aveva due figli ed un'attività imprenditoriale nel settore immobiliare.
Fino a qui sembra una delle tante tragedie che si consumano, in questo periodo, nel nostro caro ed amato paese.

Ho atteso qualche giorno prima di scrivere. Ho atteso qualche giorno perché questa non è una storia come tutte le altre, questa è una storia che scuote.

Non conoscevo Diego di persona.
Io conoscevo Diego di fama. Era un IronMan, uno di quelli con la "I" e la "M" maiuscole.
Lo scorso luglio, Diego ha vinto il campionato europeo a Francoforte nella categoria master (M50). Ha vinto!
Spesso lo incontravo alle gare. Sempre sorridente, una roccia.
Per molti di noi, umili mortali, era un simbolo. Era l'esempio da seguire per realizzare il sogno dell'ironman. Ognuno di noi sapeva la sua storia, di quanto aveva sofferto da ragazzo, di come si era costruito da solo e della sua capacità di soffrire per raggiungere lo scopo.
Tenacia, pazienza, costanza, perseveranza, coraggio. Devi averle tutte queste doti per riuscire in determinate imprese........ e lui le aveva.

Ora il mio equilibrio è scosso. Questa notizia mi lascia senza parole e ho difficoltà nel riflettere.
C'è una serie di domande che mi assillano da quando ho appreso la notizia, domande alle quali non riesco a dare nessuna risposta.
Se ha ceduto uno come lui, se nemmeno Diego ha retto alla pressione, se arriva un punto dove anche gli invincibili si arrendono allora siamo tutti in pericolo?
Se uno che ama la vita, se uno abituato a buttare il sangue dalla sera alla mattina, se uno che sa gioire anche nella sofferenza cede di schianto così........ allora cosa aspettarsi da noi stessi?

Sono giorni che avverto questa vertigine, posso solo aspettare che passi.

Ciao Diego. Se riuscirò a finire Francoforte il merito sarà anche tuo.


lunedì 23 aprile 2012

PANICO

Due settimane fa il morale era tutt'altro.
Scrivevo di un allenamento combinato gestito nel migliore dei modi, stavo bene.
Dal 10 aprile ad oggi, diciamolo chiaramente, pochi allenamenti, forse tre. Il lavoro in Sicilia, la pioggia, la febbre del giovanotto, l'assenza della mia anima gemella....... tutto insieme..... impossibile pensare di allenarsi. A questo si è aggiunto un viaggio verso la Sicilia, in nave, con il mare un po' mosso. Io lo soffro maledettamente e ne ho pagato le conseguenze.
Sulla base di queste vicende, ieri mi sono svegliato con la voglia di andare a correre e l'istinto mi ha detto di provare a fare un lungo di 30 km. Vediamo come sto, questo mi son detto. Vediamo cosa è successo alla mia condizione fisica dopo questo forzato stop.
Colazione abbondante, buona dose di aminoacidi, trasferimento in macchina nella mia "palestra irpina" (la FIAT per chi è di quelle zone) e via.
Il primo giro (5 km) scorre gradevole, ne avevo proprio voglia. Fa freddo, il mio giovanotto mi ha regalato un bel mal di gola ma cerco di concentrarmi sulla corsa. Dopo due giri sto ancora bene, forse sto sudando troppo, sintomo di mancanza di allenamento. A metà terzo giro comincio a vacillare mentalmente..... mancano altri tre giri, mancano altri tre giri! Quando inizi a pensare a certe cose vuol dire che stai soffrendo.
La sensazione di fatica diventa sempre più forte, cresce in modo esponenziale, metro dopo metro.
Alla fine del terzo giro mi fermo, bevo, mangio qualcosa e riparto. I 30 km li vedo sempre più lontani, tanto lontani da ridurli a 25. Almeno 25, almeno 25 mi ripeto costantemente. Manca poco alla fine del quarto giro ma nelle gambe non c'è più niente. Anche se il ritmo della corsa è calato, la frequenza cardiaca è troppo elevata....... devo arrendermi. Ho freddo, avverto i sintomi della febbre, è inutile spremersi più di tanto. Chiudo l'allenamento con 20 km, una disfatta! La cosa peggiore è che sto ancora male. Anche oggi le mie gambe sono pesanti e zuppe di acido lattico.
Andiamo male, andiamo male!
E' vero, sono febbricitante e sono stato fermo troppi giorni ma se continuo così non ho nessuna speranza di portare a termine l'ironman di Francoforte. Cosa fare? Niente! Far finta di niente!
Scrollarsi di dosso la sensazione di panico e guardare avanti.

Peggio di così non può andare e questa è una buona notizia!

giovedì 19 aprile 2012

DIFFERENZE

COSA DICE MONTI ?
- L'EUROPA CI CHIEDE DI AUMENTARE L'ETÀ DELLA PENSIONE PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO.

NOI CHIEDIAMO A MONTI :

DI ARRESTARE TUTTI I POLITICI CORROTTI; DI ALLONTANARE DAI PUBBLICI UFFICI TUTTI QUELLI
CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO, O SI DIMETTONO DA SOLI
PER EVITARE IMBARAZZANTI FIGURE.
DI DIMEZZARE IL NUMERO DI PARLAMENTARI, PERCHÉ IN EUROPA NESSUN PAESE HA COSÌ
TANTI POLITICI.
- DI ELIMINARE I POLITICI DELLE PROVINCIE PERCHÈ CI SONO GIÀ QUELLI DELLE REGIONI, DA 40 ANNI !
DI DIMINUIRE IN MODO DRASTICO GLI STIPENDI ED I PRIVILEGI A DEPUTATI E SENATORI, PERCHÉ
IN EUROPA NESSUNO GUADAGNA COME LORO.
DI POTER ESERCITARE IL “MESTIERE” DI POLITICO AL MASSIMO PER DUE LEGISLATURE, COME IN
EUROPA TUTTI FANNO.
DI METTERE UN TETTO MASSIMO ALL’IMPORTO DELLE PENSIONI EROGATE DALLO STATO
(ANCHE RETROATTIVAMENTE) MAX 5.000,00 EURO AL MESE PER CHIUNQUE, POLITICI E NON,
POICHE’ IN EUROPA NESSUNO PERCEPISCE 15/20/30.000,00 EURO AL MESE DI PENSIONE COME
AVVIENE IN ITALIA.
DI FAR PAGARE I MEDICINALI, LE VISITE SPECIALISTICHE E LE CURE MEDICHE, AI FAMILIARI DEI
POLITICI, POICHÉ IN EUROPA NESSUN FAMILIARE DI POLITICO NE USUFRUISCE, COME AVVIENE
INVECE IN ITALIA, DOVE, CON LA SCUSA DELL’IMMAGINE, VENGONO ADDIRITTURA MESSI A
CARICO DELLO STATO ANCHE GLI INTERVENTI DI CHIRURGIA ESTETICA, LE CURE BALNEOTERMALI
ED ELIOTERAPICHE DEI FAMILIARI DEI NOSTRI POLITICI !!

INOLTRE, CARI MINISTRI, NON CI PARAGONATE ALLA GERMANIA DOVE:
- NON SI PAGANO LE AUTOSTRADE;
- I LIBRI DI TESTO PER LE SCUOLE SONO A CARICO DELLO STATO SINO AL 18° ANNO D’ETÀ;
IL 90 % DEGLI ASILI NIDO SONO AZIENDALI E GRATUITI E NON TI CHIEDONO 400/450
EURO, COME GLI ASILI STATALI ITALIANI !!

MENTRE, IN FRANCIA:
LE DONNE POSSONO EVITARE DI ANDARE A LAVORARE PART-TIME PER RACIMOLARE
QUALCHE SOLDO INDISPENSABILE IN FAMIGLIA E PERCEPISCONO DALLO STATO UN
ASSEGNO DI 500,00 EURO AL MESE, COME CASALINGHE, PIU’ ALTRI BONUS IN BASE AL
NUMERO DI FIGLI.

ED ANCHE, SEMPRE IN FRANCIA:
- NON SI PAGANO LE ACCISE SUI CARBURANTI PER LE CAMPAGNE DI NAPOLEONE, MENTRE
NOI LE PAGHIAMO ANCORA PER LA GUERRA D’ABISSINIA.

CHE LA SMETTANO DI OFFENDERE LA NOSTRA INTELLIGENZA; IL POPOLO ITALIANO CHIUDE UN
OCCHIO, A VOLTE DUE; UN ORECCHIO E PURE L’ALTRO MA, LA CORDA CHE STATE TIRANDO DA
TROPPO TEMPO, SI STA SPEZZANDO. CHI SEMINA VENTO, RACCOGLIE …..TEMPESTA !!!


....mi hanno chiesto di condividerlo.



lunedì 16 aprile 2012

Primo sponsor!

E' arrivata la prima sponsorizzazione!
La cifra versata può coprire una bella parte delle spese previste per i giorni in Germania.
Ora c'è pressione psicologica!
Devo mantenere un impegno, ripagare una fiducia.
Quando qualcuno crede in quello che stai facendo e condivide il tuo progetto automaticamente sei costretto a dare il massimo perchè tutto funzioni.
C'è da difendere l'onore della famiglia, così mi è stato detto dallo sponsor..... avete letto bene!
Il primo sponsor è mio fratello!
Lui di mestiere fa il pilota di canadair.
Un lavoro difficile e pieno di rischi.
In occasione del mio 40° compleanno, ha colto l'occasione per farmi un regalo importante e per farmi capire che ho la sua attenzione e la sua stima.
Devo riconoscere che l'appoggio di mio fratello mi riempie di orgoglio e mi regala anche molti stimoli.

Grazie fratellone, sarebbe bello averti a Francoforte

domenica 15 aprile 2012

No smoking time

Da oggi ci togliamo anche questo vizio.
In effetti, attualmente, non è un vero e proprio vizio.
Parliamo di sfizio/piacere.
Due, tre, quattro sigarette al giorno non mi delegano tra le statistiche dei fumatori dipendenti.
Qualcuno potrà obiettare: "ma come! fai tutto il chiattillo con questa storia dell'ironman.... e poi ti intossichi i polmoni fumando!"
E' vero, un piccolo controsenso c'è ma siamo umani e qualche sfizio ce lo facciamo passare.
Da oggi niente più bionde, almeno fino all'otto luglio.
Ho iniziato tardi a fumare, se non ricordo male avevo 21 anni. Di contrabbando, di monopolio di stato....... sigarette "speciali", per quasi un ventennio, mi hanno accompagnato in parecchi momenti. Già mi mancano!
Per ora la testa mi dice di fare così, ne guadagnerà la salute ed il portafoglio.

sabato 14 aprile 2012

.... e sono 40.

E da oggi sono 40.
Sinceramente non so cosa pensare, sembra un giorno come tutti gli altri.
E' dalle 6:00 di questa mattina che provo a fare delle riflessioni di bilancio, quasi come imposizione.
Per una persona che vive giorno per giorno, fermarsi a pensare è una forzatura. Di solito lo faccio durante gli allenamenti lunghi ma sono pensieri che abbracciano il quotidiano.... la gestione del lavoro, la dolcezza degli affetti, gli allenamenti.
Posso dire che c'è la consapevolezza di aver vissuto, fino ad ora, amando.
La mia visione della vita, il senso che le attribuisco, è subordinato all'amore per gli altri.
L'esistenza di ognuno di noi non ha nessun senso se non è rapportata a quella degli altri.
Non voglio tediarvi oltre, era solo la riflessione di un quarantenne appena nato.

martedì 10 aprile 2012

Primo test sui "combinati"

Ieri ho fatto il mio primo test su un allenamento combinato.
Per combinato si intende l'allenamento dove si abbinano due "distanze" con lo scopo di simulare le condizioni di gara; ieri mi toccava bici + corsa.
Ci sono diverse scuole di pensiero su questo tipo di allenamento. C'è chi dice che non servono a niente ed è inutile ammazzarsi per 5, 6, 7 ore di allenamento e chi sostiene il contrario.....sono fondamentali!
Io ho deciso di sposare la seconda scuola perché mi piace soffrire!
A parte le battute, la questione è un po' più complessa. Provo a spiegarmi. Gli atleti professionisti, o semiprofessionisti, hanno la possibilità di allenarsi tutti i giorni e per più volte al giorno (TRE). Questo da loro la possibilità di abituare l'organismo a determinati carichi di lavoro sfruttando numerose ore di allenamento quotidiano. Daniel Fontana, il nostro n°1 nel settore, si sveglia la mattina e si fa 3/4 chilometri di nuoto. Torna a casa, mangia, prende la bici e si fa una novantina di chilometri. Rientra per pranzo, mangia, si fa un sonnellino, si sveglia, rimangia e se ne va a correre. Il giorno dopo...... idem. Potete immaginare il perché a questo atleta non servano i combinati. Uno come il sottoscritto, se tutto va bene, si allena TRE volte a settimana.
Come allenare, allora, l'organismo a sostenere il peso di almeno 12 ore di gara? Imparando a soffrire, insegnando al proprio corpo a cibarsi dei grassi. Quando si sostiene uno sforzo aerobico per un lungo periodo, il nostro metabolismo brucia prima gli zuccheri, poi i grassi ed infine, quando non c'è altro da bruciare attacca i muscoli (molto sinteticamente). Questo impone agli atleti come me a massacrarsi con i combinati, ad allenarsi per molte ore cercando di non superare la soglia aerobica.
Ieri la PRIMA è andata bene, forse pure troppo bene. Mi sono sciroppato i 100 km di bici in meno di 4 ore ed ho corso 11 km con molta disinvoltura, anche ad un buon ritmo. Cosa dire..... vai così.
Oggi mi sento un po' dolorante ed ho difficoltà a deambulare ma ho il morale alle stelle.
Ringrazio Gabry per il sostegno nella frazione di corsa...... dovevamo andare più piano!
Alla prossima.

martedì 3 aprile 2012

2012 Odissea a Castrovillari......PARTE 2

La sveglia suona alle 7:00 e subito scatto in piedi. Non mi sento molto in forma, quattro ore di sonno si fanno sentire...... è allenamento anche questo!
C'è da risolvere il problema di rientrare a casa con tutta la strumentazione ed organizzare il viaggio in Sicilia per la prossima settimana. Probabilmente noleggeremo una macchina di cortesia per ritornare a Napoli. Siamo in una cittadina di 20.000 abitanti, non ci dovrebbero essere problemi.
La prima cosa da fare, però, è capire quali sono le condizioni della "signorina" che ci ha lasciato a piedi in piena notte. Alle 8:30 siamo davanti al centro assistenza pronti a raccogliere buone notizie. L'Angelo ancora non è arrivato ma i suoi meccanici sono già al lavoro. Troviamo la macchina sotto i ferri..... un paio di iniettori smontati e tanto fumo. I primi tentativi di capire cosa è successo falliscono. La prima ora passa così, a guardare la macchina.
Verso le 9:30 il mio collega effettua la prima telefonata per prenotare l'auto di cortesia che ci riporterà a casa, gli spetta da contratto con l'assicurazione. Notizie discrete, c'è da aspettare le 14,30. La prenotazione sarà confermata tramite sms.
L'ora successiva la passiamo in compagnia dei meccanici. Responso negativo, per capire cosa è successo bisogna aspettare qualche giorno e pagare 150 euro per la manodopera necessaria a smontare la macchina. Prima tegola! La seconda arriva qualche minuto dopo. Decidiamo di telefonare per avere la conferma della prenotazione dell'auto ma dal'altra parte ci dicono che tutte le prenotazioni sono state annullate perchè non ci sono macchine a disposizione.....panico. Il mio collega comincia una serie infinita di telefonate per provare a risolvere la questione. Le ore passano e non si vede la luce. Non ci sono treni, la stazione più vicina è a 40 km. Un taxi ci chiede 300 euro per portarci a Napoli. E' quasi ora di pranzo e siamo affamati. Arriva L'Angelo! Ci fa salire in macchina e ci accompagna in una tavola calda a mangiare. Gli spiegamo la situazione e gli chiediamo consigli. Lui, sempre di poche parole, ci consiglia il pullman che parte da Castrovillari alle 19:30 ed arriva a Salerno alle 22:30. Mangiamo. Dopo un'oretta L'Angelo torna a prenderci per riportarci nel suo centro assistenza. Ormai siamo di casa. Gli addetti ai lavori ci guardano sorridendo:"Ancora qui?"
Sono le 18:30 ed è ufficiale..... niente macchina di cortesia, per tornare a casa ci vuole il pullman!
Ci arrendiamo. Una telefonata per farci venire a prendere a Salerno e risaliamo nella macchina dell'Angelo che ci porta allo stazionamento dei pullman. Giornata interminabile, arrivo a casa a Pozzuoli alle 00:30.
La sensazione della notte precedente mi accompagna ancora: imprecare per essere rimasti a piedi nel deserto dei Tartari o gioire per aver incontrato delle persone meravigliose? Sono ancora indeciso.

sabato 31 marzo 2012

2012 Odissea a Castrovillari......PARTE 1

L'Angelo arriva verso le 2:00 di notte.
Viene a recuperarci con il suo carroattrezzi. Scende, noi scendiamo e timidamente gli stringiamo la mano.
Non dice una parola. Ha gli occhi lesionati alla Willy il Coyote ed il segno, evidente, del cuscino sui capelli. Entra in macchina, prova a farla partire.............morta!
Nessuna parola, prende il cavo d'acciaio, si stende a terra per legarlo alla macchina e finalmente dice:
"Salite in macchina! Quando ve lo dico io mettete la prima e tirate il freno a mano" (con spiccato accento calabrese).
Raggelati saliamo in macchina. "Ma chi è questo orco", dico a voce alta. "Ma è questo il modo di soccorrere due persone?"....... dal mio collega nessuna risposta.
Il cavo comincia a tirarci sul carroattrezzi.
Rumori sinistri fanno temere il peggio ma dopo pochi istanti siamo a cavallo.
E' stata la mia prima volta a bordo di un carroattrezzi.... il viaggio è stato pure emozionante!
Arriviamo al centro assistenza, L'Angelo scende e comincia le operazioni per scaricarci a terra.
Sono le 2:30 e non abbiamo un posto dove dormire.
Chiediamo al nostro salvatore, con infinita umiltà e timorosi di essere presi a schiaffi, un aiuto per trovare un posto dove passare la notte....... nessuna risposta.
L'Angelo prende dei bigliettini e comincia a telefonare (con il suo cellulare!).
Primo, secondo, terzo tentativo e qualcuno risponde....... "Hai due stanze?", "Arrivo!"
Frettolosamente prendiamo le nostre borse dalla macchina e come due ragazzini impauriti saliamo in quella dell'Angelo. Il viaggio verso il B&B è di quelli interminabili. Dieci minuti (infiniti) di silenzio imbarazzante, qualche colpetto di tosse dal sottoscritto per fare il disinvolto.
Arrivati al B&B ci accoglie un nonnetto fresco come una rosa, sembrava che per lui erano le 11:00 di mattina. Prende le nostre valige e dice di seguirlo.
Ci giriamo verso L'Angelo, per salutarlo e ringraziarlo ma lui è già in macchina.
Abbassa il finestrino, ci fa un SORRISO e ci dice: "Ci vediamo domani alle 8:30 al centro assistenza, vi accompagna lui"..... e parte.
Il nonnetto rapidamente ci porta nelle stanze; ci fa vedere la cucina, il bagno, la macchina per il caffè. Ci chiede i documenti e dice: "Signori buona notte, ci vediamo domani mattina".
Io ed il mio collega ci guardiamo in faccia.
La sensazione è la medesima, imprecare per essere rimasti appiedati (macchina forse morta sul serio) o essere felici per quello accaduto dalle 2:00 in poi?
C'è molta stanchezza, siamo di ritorno dalla Sicilia dopo due giorni dove si è dormito poco.
Ci si scambia la buona notte e si entra nelle stanze.
Non ho la voglia e la forza di lavarmi, mi spoglio e mi infilo nel letto.
Spengo la luce. Un pensiero alla mia famiglia, uno all'Angelo che ci ha recuperato e cado in coma........ FINE PARTE 1

lunedì 26 marzo 2012

Un lupo irpino alla conquista di Francoforte

Cominciamo dalla fine, parliamo dell'oggi.
Questo blog nasce con lo scopo di condividere, con quante più persone possibile, l'avventura di preparare e disputare, nel mese di luglio, l'Ironman di Francoforte.
Per chi ha passato gran parte dell'adolescenza ad allenarsi in compagnia non c'è cosa peggiore che il doversi allenare in solitudine. La solitudine negli allenamenti...... prima o poi ne parlerò.
Da qui il desiderio di condividere con le persone più care, gli amici....... i "colleghi di avventura" quello che sarà il mio cammino verso Frankfurt Am Main.
Con il blog c'è anche il tentativo, forse inutile, di trovare dei fondi (magari uno sponsor) per poter sostenere le spese che questo impegno mi richiede.
...........Piscina, iscrizione gare, alberghi, integratori, etc.
Proverò a scrivere spesso. Tenterò di esternare emozioni, paure, sensazioni..... compito difficile.
Non voglio ripetermi ma c'è il desiderio di raccontare un'avventura, di raccontare un'impresa.

Mancano poco più di tre mesi, mi sto allenando poco..... ma mi sto allenando, speriamo bene.

Riflessione (durante i miei monologhi sulla bici):
C'è stato un mio predecessore nella verde Irpinia?
Sarò io il primo Lupo Irpino a tentare di conquistare l'attestato di finisher in un Ironman?
....la cosa mi renderebbe abbastanza orgoglioso!

Alla prossima